prot.5653 del 06/03/2006
Laura Bavecchi Chellini – Gruppo
Consiliare
Roberto Migno- www.robertomigno.it
aderenti a Forza Italia
Al Sindaco, Dott.Marco Hagge,
al Presidente del Consiglio Comunale,
alla Segretaria comunale,
ai Capogruppo consiliari
al Gruppo Regionale di Forza Italia
in Consiglio Regionale
alla Stampa
Lettera aperta al Sindaco Dott. Marco Hagge,
richiesta di immediate dimissioni
Egregio Signor Sindaco ,
Quando circa due anni fa’
iniziai a scrivere la bozza del mio volantino elettorale, la mia prima
preoccupazione fu quella di mettermi al riparo da possibili attacchi per il mio
passato di “piccolo abusivista” dei primi anni 80 .
Invero, all’epoca, ero addirittura considerato nel “Palazzo” il re degli abusivisti, con un’attribuzione della quale ero quasi orgoglioso ma, alla luce delle mie successive conoscenze, decisamente fuori luogo.
Colpito a salve in maniera pretestuosa per la mia campagna contro l’Amministrazione di allora, decisi di candidarmi scrivendo, con grande coraggio nel volantino elettorale la mia verità:
“ hobby preferiti:
-
costruire,
con o anche senza autorizzazione comunale, visto che l'attuale regolamentazione,
non risponde alle esigenze della gente, paralizza il territorio, a danno
sopratutto dei più deboli, tutela l'interesse esclusivo di coloro che possono
elargire "qualcosa" in cambio del favore ricevuto”.
Le mie erano e si sono rivelate
parole profetiche, ma mai mi sarei aspettato che il Sindaco, al quale avevo dato
la mia fiducia, almeno come persona, pur essendo all’opposizione e con il
quale avevo intessuto un rapporto umano più che soddisfacente, in pochi mesi
meritasse il per lui triste primato
di sovrano assoluto di queste problematiche.
Insieme a Laura Bavecchi
Chellini, assente da Greve, ma comunque coofirmataria di questa lettera, abbiamo
discusso a lungo sull’aspetto umano di questa vicenda e sull’opportunità di
andare in fondo a questa storia, ma quando uno come Lei, Signor Sindaco,
si erge a paladino della legalità, come ha fatto scrivere sulle pagine
della Nazione del 18/02/2006 e precedenti, deve essere puro, come una goccia
d’acqua di sorgente e lei ed i
suoi parenti, siete sicuramente meno puri di noi.
Infatti, così come ci si
purifica dal peccato con il sacramento della confessione, il sottoscritto si è
purificato con la legge, con un bel condono edilizio, che purtroppo non
è praticabile per i suoi parenti ( vd. cap. n.1 del mio sito www.robertomigno.it),
mentre Laura non aveva alcun bisogno di essere purificata.
L’abuso edilizio dei suoi
parenti stretti, di volumetria ragguardevole, inoltre, è stato realizzato a
pochi metri dal letto del fiume Greve ed in base alla legge regionale voluta
dalla sinistra, non è assolutamente sanabile, mentre lo sarebbe per la legge
statale, al di là delle sue scadenze temporali ormai trascorse.
Chi lo ha realizzato, non
conosce neanche le regole non scritte di chi commette abusi edilizi; la prima
cosa da fare è evitare contenziosi con
i vicini, che prima o potrebbero rendere palesi i fatti, anche
involontariamente.
In tutti i modi, si deve evitare
di fare i prepotenti vantando un illustre parentela e chi ha l’onore e
l’onere di essere il primo cittadino, deve soprattutto evitare coinvolgimenti
di persone che nella linea gerarchica sono inferiori rispetto alla propria
posizione e deve soprattutto avere il coraggio di raccontare la verità, senza
cercare ogni sotterfugio per nasconderla.
Questo purtroppo non è stato e
sono diverse le persone che, a vario titolo, sono coinvolte in questa oscura faccenda e che dovranno
risponderne all’Autorità giudiziaria.
Inoltre, fatto di eccezionale
gravità, con la delibera di Giunta n.16
del 20/02/2006 Lei ha
incaricato un Legale, a spese del Comune e quindi di tutti i cittadini, per
difendersi da accuse si anonime, ma completamente veritiere, commettendo a
nostro parere un altro presunto reato per il quale intendiamo informare, come
doveroso, la Corte dei Conti.
E’ con profondo rammarico che siamo quindi a chiedere le dimissioni
del Dott. Marco Hagge dalla carica di Sindaco di questo Paese, oltre che la
sospensione cautelativa dal servizio dell’arch. Andrea Cappelli che, non può
più ricoprire la carica a lui affidata.
Ci siamo ridotti a scrivere
questa lettera aperta perché, quando abbiamo accennato all’argomento in
Consiglio comunale, siamo stati addirittura derisi dal Sindaco, ma
siamo certi che il Presidente del Consiglio vorrà aprire un serio
dibattito sull’argomento, al più presto e preferibilmente alla presenza dei
cittadini.
La presente lettera è stata già
inviata al Comando Carabinieri di Greve in Chianti e costituisce di fatto
formale pubblica denuncia; sarà quindi immediatamente pubblicata sul sito
internet www.robertomigno.it , a
disposizione dei cittadini e della stampa.
Roberto Migno
Laura Bavecchi Chellini
04/03/2006