12/12/2017Enel: Mancanza di corrente ripetuta e gravi disagi per decine di famiglie ed un agriturismo
Dopo cinque distacchi prolungati in meno di un mese e per motivi banali , ho scritto ai vertici dell’ azienda compreso Direttore generale-Amministratore delegato, come ero solito fare quando ero impiegato in altra grande Azienda. Posso assicurare che scavalcare la “linea gerarchica” è la cosa che li fa incazzare di più
sulla nostra collina (e non solo), che fanno danni rilevanti all’ambiente e sono diventati un pericolo per le persone, anche di giorno.
Vista l’inerzia della Regione Toscana e della Provincia, era l’unica possibilità che avevo, anche se verrà archiviata, ma resterà comunque ” a futura memoria”.
Naturalmente non ce l’ho con i cacciatori, che sono sempre i benvenuti dalla mie parti e che anzi dovrebbero essere incentivati a cacciare il cinghiale, magari con l’esenzione dell’imposta statale e regionale, anziché essere spesso sanzionati. Ricordatevi tutti che grazie alle politiche pseudo ambientalistiche che cominciano fin dalla scuola elementare, fra qualche anno fra di loro non ci sarà ricambio generazionale ed allora toccherà all’esercito intervenire per difendere le periferie delle città, ove questi animali, già da ora e non raramente, si avventurano.
* A chi la richiede al mio indirizzo mail: gucci40@virgilio.it , ne sarà inviata copia .
Si tratta del normale rifacimento del tappetino impermeabilizzante che, a quanto pare la Ditta fece in modo scorretto, ovvero a risparmio e che secondo una delibera del 2009, dovrebbe essere a carico per metà del Comune e per l’altra dei proprietari dei garages sottostanti. Ma all’epoca dei lavori, in questo punto e fino quasi ai piedi della Biblioteca, fu fatta una grande fossa non protetta, che provocò l’avvallamento di tutta l’area preposta alla fermata dei bus ( che venne spostata). Io mi preoccupai degli operai che vi lavoravano giorno e notte e nonostante notizie ufficiali, rassicuranti del Comune, mandai una informativa alla ASL servizio prevenzione infortuni, che provvedette in merito, secondo la legge. Amen.
Altro discorso è l’inquinamento da idrocarburi del vecchio consorzio agrario e la omessa, obbligatoria bonifica, della quale scriverò un’altra volta.
L’amministrazione comunale aveva risposto ad una mia interrogazione dicendo che era tutto regolare ( anche se mancava la distanza minima dalla strada), per bocca del sindaco, che aveva letto in Consiglio, una relazione dell’ex architetto capo. In questi giorni di dieci anni fa, il cantiere chiudeva e non venne più riaperto, dato che io avevo scritto anche a Regione, Provincia e Procura della Repubblica, se ricordo bene. Ora va demolito, perché anche la parte conforme non è più collaudabile. Come in tutti i cantieri che ho bloccato durante il mio mandato ed anche dopo, mancano i cartelli autorizzatori (obbligatori per legge, anche se il cantiere è chiuso), con indicati i dati della concessione, la proprietà ed i Tecnici coinvolti, al pari di una corretta recinzione che non c’è.