Ringrazio la Redazione del Gazzettino del Chianti per avermi confermato questa notizia, che é la diretta conseguenza di una mia denuncia del 2008/2009

Augurandovi buon Natale, ecco gli articoli più interessanti usciti negli ultimi giorni su “Il Gazzettino del Chianti e delle colline fiorentine”www.gazzettinodelchianti.it. Cordiali saluti dalla redazione.
Respinta la richiesta di sospensiva della Tognozzi spa sul  provvedimento emesso dal Comune di Greve  

L’ordinanza del Tar, Tribunale amministrativo regionale della Toscana, è stata emessa il 19 dicembre scorso. L’oggetto è il ricorso della Giovanni Tognozzi Spa contro l’ordinanza del sindaco di Greve in Chianti datata 20 agosto 2012, nella quale si ordinava all’impresa edile di rimuovere “i rifiuti speciali non pericolosi identificabili con il codice CER 170904 utilizzati per il riempimento degli scavi eseguiti in Greve in Chianti”.

 

La zona è quella fra la piazza Vassallo-Terra Madre e via Vittorio Veneto, “nell’area del Piano di Recupero del Centro Storico di Greve in Chianti (foglio di mappa 115, particella 410) – proseguiva l’ordinanza del Comune – al relativo smaltimento e/o recupero nel rispetto di quanto previsto dal d.lgs. n. 152/06, e al conseguente ripristino dello stato dei luoghi”.
L’ordinanza comunale stabiliva “altresì che le operazioni di rimozione e smaltimento dovranno essere effettuate nel rispetto delle prescrizioni del d.lgs. n. 152/06”. Stabiliva inoltre che “dell’avvenuto smaltimento e/o recupero dovrà essere informato l’Ufficio Ambiente al quale andranno consegnate copie dei documenti comprovanti le operazioni di smaltimento e/o recupero”.
A questa ordinanza l’azienda si era opposta, facendo appunto ricorso al Tar. Al quale chiedeva l’annullamento e, in corso d’opera, la sospensione dell’ordinanza comunale. Il pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale del 19 dicembre fa ulteriore chiarezza nella vicenda, in quanto respinge la domanda di sospensiva, condannando la pare ricorrente al pagamento di 2.000 euro (al Comune) per le spese processuali.
Adesso, dopo questo pronunciamento, si aspetta la sentenza definitiva del Tar nel merito della vicenda, ma già in questo primo passaggio le indicazioni sono sostanziali, visto che si ritiene l’obbligo di rimozione “congruamente motivato”.
“Con questa ordinanza – sottolinea il sindaco di Greve in Chianti Alberto Bencistà – si aggiunge un altro tassello al complicato mosaico del Piano di Recupero del centro storico di Greve in Chianti. Su di un aspetto forse secondario, che però conferma la correttezza delle iniziative assunte dall’amministrazione comunale, ed  in attesa dello sviluppo delle vicende penali e amministrative più rilevanti, come quelle riferite al vincolo paesaggistico.

Queste le mie foto, inviate alla Autorità Giudiziaria a fine 2008

Lascia un commento