Quasi tutto il Paese é accorso verso la nuova  rotonda,  con un corteo lunghissimo,  guidato dal Sindaco Alberto Bencistà, a dispetto di quelli che hanno denigrato l’iniziativa.  Questo monumento al Contadino – Seminatore é un segno di rispetto ad un simbolo, ovvero alle migliaia di lavoratori che hanno coltivato queste terre nel corso dei secoli e che ci hanno lasciato comunque il ricordo del loro duro lavoro. Era una vita grama la Loro e la semina era la parte più delicata e spirituale del loro mestiere. La costruzione ed il  mantenimento dei terrazzamenti,  che ora stanno andando in malora, l’ aratura, la semina,  il riporto della terra da valle a monte, erano solo una parte dei faticosi obblighi annuali con il “padrone”, che conoscevano tregua solo la domenica.  Niente a che vedere con il lavoro agricolo di oggi, sempre faticoso, ma con ausili impensabili fino a pochi anni fa’.  E rammentando un recente articolo di stampa, ricordiamoci tutti che non c’é  peggior vergogna, di disconoscere le proprie umili origini.  Bando alle critiche quindi, questa é la statua che ci voleva, dopo le assurde opere imposte dalla passata amministrazione, come la “stele” di Piazza Terra Madre, costata migliaia di euro ai contribuenti. Un grazie quindi a chi ha lavorato per la  realizzazione di questa opera semplice ed umile ed anche per la riuscita della cerimonia.

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