La replica di Metropoli affidata a Matteo Pucci

Gentile Migno, ho avuto modo di leggere sul suo sito web che Metropoli non le avrebbe concesso la possibilità di replicare all’articolo uscito la scorsa settimana (9/12) in cui si parlava della lettera che l’ex sindaco Marco Hagge ha scritto a sindaco, presidente del consiglio comunale, capigruppo consiliari, in merito al fatto che si senta minacciato da alcune sue affermazioni “postate” all’interno del suo blog.
La vorrei tranquillizzare semplicemente dicendole che noi la sua lettera non l’abbiamo proprio vista: non so se l’ha spedita solo al direttore Fabrizio Nucci (che in questi giorni è stato poco in redazione ma è sempre molto sollecito nel girarmi tutte le comunicazioni che riguardano l’edizione chiantigiana) ma a me (che coordino l’edizione del Chianti, e quindi controllo sempre anche la casella mail redazione.chianti@metropoliweb.it) non è arrivato niente. La invito quindi a spedirla alla mail del giornale e alla mia personale ( matteo.pucci@metropoliweb.it), in modo che possa trovare posto sull’edizione del 23/12. Inoltre, in caso di comunicazioni future, oltre che spedire la mail al direttore le suggerisco di mettere in copia anche gli altri due indirizzi di cui sopra.
Da sempre Metropoli si è distinto per dare spazio a tutti (sempre che si rimanga su toni civili), a maggior ragione nel complesso dibattito politico grevigiano.
La ringrazio per la sua consueta attenzione, la invito a spedirmi la mail e la saluto. Matteo Pucci.
 

Un commento a “La replica di Metropoli affidata a Matteo Pucci”

  1. cittadini della val di Pesa ha scritto:

    Al Sig. Sindaco del
    Comune di San Casciano

    Signor Sindaco,
    vogliamo richiamare la sua attenzione su quanto è avvenuto al Parco Comunale “la Botte” dal pomeriggio di sabato 9 giugno fino alle 4 del mattino di domenica 10. In occasione di un “evento musicale”, che somigliava più a un rave party che a un normale concerto, il rumore era talmente assordante e insopportabile che molti di noi, residenti nel tratto della val di Pesa fra il Ponterotto e il Calzaiolo, siamo stati costretti, non potendo assolutamente chiudere occhio, a chiamare il 112. Nonostante le molte chiamate ricevute, i Carabinieri hanno sempre risposto che “gli organizzatori erano stati autorizzati” – evidentemente dal Comune – e che quindi non potevano farci niente. Non crediamo davvero che i Carabinieri avrebbero potuto far qualcosa quella notte, di fronte a migliaia di giovani scatenati: ma tocca a chi rilascia un permesso di questo genere il compito di controllare che tutto si svolga nei limiti del vivere civile e dei regolamenti vigenti. Non crediamo sinceramente che fosse autorizzabile un volume così alto, in un orario così prolungato, in una zona che è al centro della parte più popolata della nostra valle. Può darsi che gli organizzatori stessi siano stati presi alla sprovvista dal numero dei partecipanti, e che abbiano perso il controllo della situazione, con le conseguenze che purtroppo i residenti hanno dovuto constatare durante e dopo il “grande evento”. Crediamo ci siano ben altri modi per coinvolgere i giovani e contribuire ad iniziative benefiche, senza ricorrere allo sballo incontrollato con tutti i suoi effetti.
    Le chiediamo quindi, signor Sindaco, di prendere seri provvedimenti perché un simile episodio, indegno della nostra vita civile, non si ripeta: nonché di individuare le responsabilità di chi lo avrebbe dovuto tenere sotto controllo e invece non lo ha fatto o non lo ha saputo fare.
    San Casciano, 12 giugno 2012,
    un gruppo di cittadini
    che abitano nei dintorni del Parco della Botte

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